Conserve Italia e la sostenibilità, attenti a tutta la filiera

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Conserve Italia e la sostenibilità, attenti a tutta la filiera

Magazine sul Made in Italy
Pubblicato da Redazione in Consumi Made in Italy · 21 Dicembre 2021
Secondo il documento, l’attenzione alla sostenibilità ambientale inizia durante la fase agricola, la prima della filiera, attraverso l’ottimizzazione del consumo idrico, la riduzione dei fertilizzanti e il ricorso all'agricoltura di precisione. In seguito, il report spiega come gli stabilimenti utilizzino fonti di energia rinnovabile.
“Ci occupiamo di sostenibilità ambientale già dal 2004 – ha detto Pier Paolo Rosetti, direttore generale di Conserve Italia – ma la nostra è anche economica e sociale, che significa tra le altre cose un corretto avvio al lavoro per i nostri 3000 collaboratori”.



“Utilizziamo la fonte eolica per coprire il fabbisogno energetico per la lavorazione di tutti i prodotti”, ha aggiunto Rosetti. Ogni anno, inoltre, vengono recuperati 50000 tonnellate di residui, scarti della produzione che vengono poi destinati all’alimentazione zootecnica e alla produzione di energia. Negli ultimi passaggi della filiera, viene ridotto, secondo il report, l’uso della plastica e con investimenti sul packaging ecosostenibile. L’ultimo passaggio riguarda il trasporto su rotaia.
Proprio sulla logistica si è concentrata la seconda parte della conferenza stampa, alla quale ha partecipato anche Marco Gosso, amministratore delegato di Mercitalia, gruppo di Ferrovie dello Stato che si occupa di trasporto merci e che lavora in partenariato con Conserve Italia. Per raggiungere la soglia del 30% del trasporto merci su rotaia, fissata dall'Unione europea, sono “necessarie nuove regole e incentivi pubblici che convincano i diversi attori economici a perseguire uno sviluppo che sia anche climaticamente compatibile”, ha detto Gosso.



Secondo il report è necessario potenziare il trasporto ferroviario e adottare misure a sostegno degli operatori logistici. Su un totale di 629.000 prodotti spediti da Conserve Italia nel 2020, il 22% viaggia infatti in treno attraverso un sistema combinato di gomma e rotaia. Si tratta, secondo quanto riporta il documento, di un risparmio di emissioni di anidride carbonica pari a 2000 tonnellate. “Saremmo ben felici di affidare al nostro partner molte più tonnellate di quelle che oggi consegniamo via treno, il problema è che l’attuale sistema ferroviario non è in grado di movimentare più merci”, ha concluso Maurizio Gardini, presidente di Conserve Italia.



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