Melanzana bianca di Senise
Pubblicato da Francesca in Agroalimentare · 29 Ottobre 2021
La "melanzana bianca di Senise" è un alimento tipico della Basilicata dal sapore deciso e pungente.
Nome originale, Solanum Melongena L., e nessuna ingegneria genetica, solo tanta qualità al punto che Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la melanzana bianca di Senise nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Basilicata (PAT).

Il curioso colore bianco è dato dal fatto che al contrario della grande maggioranza delle melanzane in circolazione, non hanno antociani che le colorano in blu o viola. Gli antociani sono una classe di coloranti idrosolubili appartenente alla famiglia dei flavonoidi
Le melanzane sono erroneamente ritenute una verdura mentre in realtà si tratta di un frutto dato che contiene i semi. Ampiamente utilizzata in tutte le regioni meridionali ma originaria dell’India, la melanzana nella versione tonda o allungata è oggi un ingrediente principe di tante ricette italiane, anche se sembra essere arrivata nel nostro continente per opera degli Arabi nel VII secolo.
Inizialmente considerata in cucina come un frutto pericoloso, tanto da essere chiamata “melanzana” dal latino “mala insana”, ovvero che provoca malanni, la melanzana dopo qualche secolo fu addirittura considerata un cibo afrodisiaco, una credenza che ne determinò la diffusione.
Il periodo di produzione va da agosto a novembre e i suoi riferimenti storici la indentificano tra le anctiche varietà orticole del Pollino (Quaderni dell’Alsia)

Proprietà e benefici
Questo ortaggio stimola l’intestino grazie all’apporto di fibre e contiene molta acqua: se vengono cotte in modo semplice, sono utili per depurare l’organismo. E’ un ortaggio lassativo, ricco di calcio, fosforo, vitamina A e vitamina C e potassio. Buon aiuto per l’attività dei reni e la produzione di bile, abbassando il colesterolo. Non va mangiata cruda poiché è tossica.
Gli antiossidanti presenti nell’ortaggio, prevengono lo stress ossidativo che mette a rischio il sistema cardiovascolare. Mangiare qualche melanzana può aiutare a ridurre gli infarti.
Recenti studi inoltre hanno evidenziato in questo ortaggio la possibilità di distruggere le cellule tumorali della pelle.

La tecnica di coltivazione, lavorazione e trasformazione è quella tradizionale della zona, ed è quella che le conferisce specifiche caratteristiche qualitative. Le operazioni colturali sono manuali e quindi a basso impatto ambientale.
La melanzana bianca per la presenza di pochi semi fanno di questa varietà un prodotto eccezionale. In cucina viene utilizzata per deliziosi contorni, con la possibilità di mantenere la buccia, per fritture, arrosto, a forno, per ricette tipiche come parmigiana di melanzana, caponata, ed involtini o ripieni.